Cos'è
Il Comune di Montecchio Emilia è lieto di presentare, dal 18 gennaio al 1 febbraio 2025 negli spazi espositivi del Castello Medievale, la mostra di Zhenyu Wang “Chiavi per un alfabeto visuale”, a cura di Alberto Reggianini.
Durante l’inaugurazione, che si terrà sabato 18 gennaio alle ore 17.00, l'artista eseguirà una performance gestuale pittorica su un rotolo di carta di riso, creando un’interazione diretta tra la creazione artistica e il pubblico. La cerimonia di apertura vedrà la partecipazione dell’assessore alla cultura Sara Sartori, del curatore Alberto Reggianini e del critico Giuseppe Pannini.
Nella suggestiva Sala dei Gravi del Castello Medievale di Montecchio Emilia saranno esposte le opere di Zhenyu Wang, giovane pittore cinese laureato all’Accademia di Belle Arti di Venezia e dottorando presso l’Università di Granada.
L’esposizione raccoglie una selezione di opere realizzate durante una residenza artistica di tre mesi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida del professor Alberto Reggianini. Tra queste, un’imponente installazione composta da circa 700 fogli, che riflette su aspetti linguistici, percettivi e iconografici legati alla storia dell’arte.
La mostra esplora il concetto di “macchia”, inteso come punto di partenza per una profonda riflessione sul linguaggio visivo. Secondo l’artista, la macchia rappresenta “la chiave per un alfabeto visuale”: le gocce di pittura configurano la base di ogni processo creativo, le lettere di ogni racconto pittorico, le tracce fondamentali di ogni rappresentazione della realtà.
L’intento è quello di rivelare che ciò che viene solitamente percepito come imperfetto e casuale, costituisce in realtà l'unità di base dell'espressione artistica. Infatti, ogni macchia racchiude una narrazione potenziale, e una bellezza che spesso siamo soliti trascurare. “Attraverso questa mostra – spiega Wang – le macchie diventano un ingresso nelle profondità dell'alfabeto visivo, offrendo agli spettatori una nuova prospettiva per interpretare l'arte”.
Pertanto, l’artista invita il pubblico a percepire in modo diretto le “macchie” come possibilità visive, decostruendo e distillando la struttura interna delle opere d’arte. E lo fa servendosi di uno stile che Alberto Reggianini, il curatore della mostra, descrive così: “La conduzione pittorica estremamente veloce e la casualità data dai materiali fluidi permette all’artista di creare una sorta di alfabeto visuale, mantenendo il contatto con la sua cultura tradizionale d’origine.”
A chi è rivolto
Aperto a tutti
Tipo evento
Evento culturale » Manifestazione artistica » Mostra
Luogo
Date e orari
Costi
Ingresso libero.
Contatti
Ultimo aggiornamento: 10-01-2025, 11:33